giovedì 26 gennaio 2012

SAHARAWI, IL COMUNE DI SESTO FIORENTINO FINANZIA LA COSTRUZIONE DI UN POZZO A TIFARITI



SAHARAWI, IL COMUNE DI SESTO FIORENTINO  FINANZIA LA COSTRUZIONE DI UN POZZO A TIFARITI
Consentirà l’approvvigionamento idrico alla popolazione locale in esilio
L’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino contribuirà al finanziamento per la costruzione di un pozzo nel villaggio di Tifariti, nelle zone liberate del Sahara Occidentale, consentendo l’approvvigionamento idrico alla popolazione locale in esilio. Nell’ambito del gemellaggio in corso da oltre venticinque anni con la tendopoli Saharawi di Mahbes, il Comune ha deciso infatti di aderire al progetto “Acqua per Tifariti” redatto dall’associazione Ban Slout Larbi e finanziato dalla Water Right Foundation. “Il reperimento dell’acqua è uno dei maggiori problemi in quell’area desertica - ha spiegato il sindaco Gianni Gianassi - perché gli impianti presenti nell’area risultano attualmente esauriti o inadeguati per soddisfare le necessità di una popolazione che riesce a sopravvivere solo grazie agli aiuti della solidarietà internazionale. Inoltre l’intervento nelle zone liberate del Sahara Occidentale vuole creare le condizioni affinché una parte dei saharawi possa abbandonare i campi di rifugiati e rientrare nella propria terra, riappropriandosi a tutti gli effetti del proprio territorio, presupposto fondamentale alla legittimazione dell’esistenza di uno stato e di una nazione”. La giunta comunale ha deciso di stanziare un finanziamento di tremila euro per il progetto, che prevede anche la partecipazione degli studenti dell’istituto tecnico Calamandrei di Sesto Fiorentino. I ragazzi saranno coinvolti in incontri specifici sul diritto all’acqua quale risorsa fondamentale e prenderanno parte anche alla redazione dei progetti tecnici, ad eventuali sopralluoghi sul posto e alla diffusione dei risultati. 
L’escavazione del pozzo sarà preceduta da una serie di verifiche ambientali nella zona di Tifariti, dove sono presenti numerose falde acquifere, alcune anche di acqua dolce. La progettazione ingegneristica e la realizzazione dell’impianto saranno seguite dalla Water Right Foundation e affidate direttamente ai saharawi attraverso il Ministero della Cooperazione della Rasd, creando così anche opportunità di lavoro per la popolazione del luogo. È previsto l’impiego di attrezzature e strumentazioni adeguate alla perforazione del terreno e in grado di raggiungerne gli strati più profondi. Dopo la cementificazione e la messa in sicurezza, il pozzo sarà dotato di una pompa attrezzata capace di portare l’acqua in superficie. Tutti i materiali necessari saranno noleggiati o acquistati sul territorio algerino per trasportarli più agevolmente nelle zone interessate. I saharawi, legittimi abitanti del Sahara Occidentale, furono costretti nel 1975 ad abbandonare il loro territorio, ex colonia spagnola, a seguito dell’invasione da parte del regno del Marocco. (rm)

Nessun commento:

Posta un commento