Il premio è stato consegnato a Milano durante il Best Event Awards. Anche una targa per il terzo posto a livello europeo
La Notte Bianca fiorentina 2013 è stata premiata con un “elefantino”, massimo riconoscimento BEA, nella categoria “Migliore Evento Pubblico” durante la kermesse del Best Event Awards Expo Festival che si è svolta a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci.
Il premio è stato ritirato da Matteo Spanò, presidente dell’Associazione MUS.E, e da Felice Limosani, direttore artistico dell’edizione 2013 della Notte Bianca. In più, durante la cerimonia Europea del BEA, l’evento fiorentino ha ricevuto una targa per il terzo piazzamento nella categoria “Best Public Event”.
I premi, assegnati da una giuria di qualità composta da professionisti del mondo della comunicazione e dell’organizzazione di eventi provenienti da top brand di calibro nazionale ed internazionale, hanno certificato come il format “Notte bianca”, nonostante possa apparire ormai tradizionale, sia ancora un’occasione importante di sperimentazione culturale e di innovazione per il coinvolgimento delle città.
“Ringrazio MUS.E e tutte le persone che hanno lavorato all’organizzazione dell’evento - ha affermato Spanò -: l’obiettivo dell’amministrazione era quello di offrire un grande momento di incontro. Grazie a Limosani, un professionista creativo che lavora per grandi aziende e che si è messo a disposizione di Firenze”.
Sul palco del BEA, interrogato dal conduttore Dj Francesco Facchinetti sul perché abbia scelto di “volare” in città (il volo era infatti il tema dell’edizione), Felice Limosani si è detto onorato “di aver potuto fare qualcosa di bello con Firenze. Quando Matteo Renzi mi chiese di pensare ad una Notte Bianca ‘non per il popolo ma per le persone’ mi sono sentito fortemente chiamato a contribuire: da fiorentino di adozione è stato importante aver potuto condividere un momento di positività con la città. E come creativo sono contento che la giuria abbia colto il senso della metafora del ‘volare’', racconto di speranza e bellezza come ideali e non solo come codici estetici”. (edl)
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