martedì 18 settembre 2012

FESTIVAL COSTANTE CAMBIAMENTO





Festival Costante Cambiamento I 16ª edizione - NEW TRANSITIONS. Spettacoli, musica, mostre, installazioni, incontri su NORD AFRICA e MEDIO ORIENTE 
 16ª EDIZIONE A Firenze dal 18 settembre al 6 ottobre 2012
Le Murate SUC / ingresso da Via dell’Agnolo 
Chiesa sconsacrata di Santa Verdiana / Via dell’Agnolo, 14 
Firenze, dal 18 settembre al 6 ottobre 2012 


Il Festival Costante Cambiamento prende il via con: 

- EVIDENCE / IMPROVISATION 
le performance dei coreografi Khalid Benghrib e Saâdia Souyah dedicate a chi sta lottando per i diritti e la democrazia in Nord Africa. 
- ARAB NEWS 
il 19 settembre i due danzatori parleranno con il pubblico dell'attuale situazione socio- politica dei loro Paesi d'origine 
- MEMORY 
una toccante mostra fotografica dedicata al Medio Oriente e alle vittime in Siria. 

Domani, 18 settembre, inizia il Festival Costante Cambiamento. Un inizio segnato drammaticamente dai recenti fatti di sangue che hanno interessato il Nord Africa e rendono ancora più forte e significativo il percorso che viene dedicato ai Paesi che sono stati attraversati lo scorso anno dalla cosiddetta “Primavera araba”. La sedicesima edizione del festival - “New transitions” - fino al 6 ottobre alle Murate di Firenze indagherà infatti l'attuale situazione del Nord Africa e del Medio Oriente per comprendere che cosa, dopo le ondate rivoluzionarie, sia veramente cambiato e cosa, invece, è rimasto ancora una volta schiacciato nelle dinamiche del potere. 

Attraverso performance, spettacoli, mostre, focus su Tunisia, Iraq, Afghanistan, Palestina - e un richiamo accorato alla drammatica situazione della Siria - viene fuori una carrellata sulle nuove forme di dominazione, sulla perdita, sui diritti ottenuti o calpestati, sulle libertà soffocate dal fondamentalismo e sulla condizione sempre complessa delle donne nei Paesi Arabi. Riflessioni che chiudono il triennio dedicato al Medio Oriente e danno forma a una geografia di terre di confine e di conflitto che gli artisti, più dei media, riescono qui a restituire comunicandone l'essenza. 

Siamo sconvolti dagli ultimi fatti di sangue, che daranno purtroppo un significato ancora diverso a questa edizione, già carica di temi e di spunti emotivamente difficili - spiega la direttrice artistica Teresa Zurzolo -. Ma del resto il Festival nasce proprio dalla volontà di richiamare l’attenzione su alcune tematiche di giustizia sociale, per attivare insieme al pubblico un atto creativo di cambiamento e di lotta: un lavoro che comporta un confronto vero e dialogico con la realtà>>.


Sarà con questo spirito che si esibiranno il danzatore marocchino Khalid Benghrib e la danzatrice di origine algerina Saâdia Souyah (dal 18 al 22 settembre nella Chiesa sconsacrata di Santa Verdiana e negli spazi adiacenti delle Murate), così come il coreografo iracheno Anmar Taha della Compagnia Iraqi Bodies (il 28 e il 29 settembre protagonista di Fever, in prima nazionale), con coreografie di danza e improvvisazioni in cui i gesti evocheranno le tensioni rivoluzionarie e le lotte per la libertà. Temi che verranno approfonditi da numerose iniziative, tra le quali si segnalano in particolare: Women for Human Rights, incontro con Selay Ghaffar - Executive Director di HAWCA, l'organizzazione che dal 1999 si occupa di assistenza umanitaria e diritti delle donne e dei bambini in Afghanistan (mercoledì 3 ottobre ore 18); e WORLDS, nove cortometraggi realizzati da Shashat, tra le più significative organizzazioni di cineaste nel mondo arabo, che affrontano la condizione delle donne in Palestina (venerdì 5 e sabato 6 ottobre ore 21). In collaborazione con Cospe. 

Tra le novità della sedicesima edizione, la presenza di un vero e proprio progetto musicale: IT WILL BE WONDERFUL. Nato dalla collaborazione fra musicisti arabi e internazionali di diversi generi musicali (hip hop, jazz, musica tradizionale, etc...), It will be wonderful è partito da Tunisi nel luglio del 2011 per celebrare la creatività e l'innovazione giovanile nella stagione delle rivoluzioni arabe e ora prosegue attraverso una piattaforma digitale con un lavoro di condivisione aperta che a Firenze troverà un nuovo momento di incontro.
Vogliamo incoraggiare gli artisti di tutto il mondo (cantanti, dj, vj, fotografi, videomaker) a interpretare questa musica e a remixare le diverse esperienze – affermano gli ideatori -. Vogliamo incoraggiare l'innovazione e la collaborazione produttiva fra musicisti, la condivisione e lo scambio fra le culture>>.


Per tutta la durata del festival saranno inoltre visitabili la mostra fotografica DEFENDERS WOMEN a cura del Robert F. Kennedy Center for Justice & Human Rights Europe, e la splendida mostra installativa MEMORY dell'artista e fotografo Luca Lupi: un omaggio al Medio Oriente e alla Siria che l'artista descrive con una sola frase:
La memoria si sfalda, si sgretola, si annebbia nell’inesorabile passaggio degli eventi bellici che in breve annientano ciò che al tempo è sopravvissuto>>.


Ingresso spettacoli 10 euro, ridotto 8. 
Incontri, mostre e concerto a ingresso libero. 
Info:  055 2340231 –
 www.costantecambiamento.it 

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